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Giù le mani da Lars Ulrich, possiamo insultarlo solo noi

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“Tesoro, chi sarebbero quegli straccioni con gli occhiali?” “Non preoccuparti, amore, adesso faccio sguinzagliare i dobermann”

La data di uscita del nuovo dei Metallica appare un miraggio quanto quella della pubblicazione di The winds of winter, con la differenza che del nuovo dei Metallica frega nulla a nessuno, soprattutto dopo aver ascoltato quella chiavica di The lords of summer. Nonostante abbiano, a detta loro, millemila riff già scritti  (chissà come sono belli), Lars Ulrich aveva dichiarato la settimana scorsa che gli sarebbe piaciuto che la band componesse più velocemente. Pochi giorni dopo ha invece giurato che il 90% dell’album è già scritto. Il ragazzo è un po’ confuso, insomma. Del resto da poco si è dovuto imparare The frayed ends of sanity (eseguita dal vivo per la prima volta in assoluto a Helsinki il 28 maggio), capisco non si sia ancora ripreso. Secondo me, quando incisero And justice for all, ne fecero suonare le parti di batteria a Jason Newsted, promettendogli che poi avrebbero spiegato la cosa nei credit del disco.

Ecco, noi metallari untuosi possiamo permetterci di dire che Lars è una pippa, perché in fondo gli vogliamo bene, anche se è un antipatico nano bastardo. Se ora ha un conto in banca quanto il Pil dell’Estonia e si scopa le supermodelle è grazie ai nostri soldi, quindi è giusto che lo si prenda in giro ogni tanto.  Se a definire i Metallica “merda” e Ulrich “incredibilmente scarso” sono i membri dei Mogwai, invece, è pure normale che il pubblico lungocrinito scateni su internet i suoi peggiori istinti reazionari.

Il casus belli è stato il festival di Glastonbury, che a fine mese vedrà la performance dei Metallica (primo gruppo metal in 44 anni a figurare tra gli headliner della manifestazione) coincidere con quella degli scozzesi, che devono aver vissuto la faccenda come un delitto di lesa maestà. Anche perché, c’è poco da fare, infila i Metallica pure nel festival più snob, la maggior parte del pubblico andrà a vedere loro.

L’intervista in questione, apparsa su Gigwise, risale a prima del festival, quindi la faccenda l’avrete presente. Nei passaggi incriminati, il polistrumentista Barry Burns motteggia: “non vedo l’ora di risentire quel tizio suonare la batteria incredibilmente male, è scarsissimo“. Se il cantante Stuart Braitwaite, più diplomaticamente, afferma che “non vede il problema” perché “i Metallica sono una grossa band e questo è un grosso festival“, il batterista Martin Bulloch ha spiegato che l’inserimento dei four horsemen nella scaletta del Glastonbury è stato controverso semplicemente perché “i Metallica sono merda“.  Lars Ulrich, da parte sua, né è uscito tutto sommato con classe, affermando che “se Mick Jagger, Alex Turner degli Arctic Monkeys o quei bravi ragazzi dei Kasabian hanno qualcosa da dire è ok ma se lo fa un tizio di un’altra band… Eh? Cosa? Chi saresti tu?”.

Insomma, comunque la si giri, i Mogwai hanno fatto una figura di merda e hanno dimostrato un livello di maturità simile a quello di un quindicenne con la maglietta dei Maiden che se la prende con i discotecari. A 15 anni va benissimo. Ma Martin Bulloch di anni ne ha quaranta. E insultare un altro musicista perché “è scarso” di solito viene considerato di pessimo gusto anche tra cover band di Vasco Rossi in gara a una sagra del caciocavallo.

Mi spiace perché io stesso sono un fan dei Mogwai (solo un paio di mesi fa sono salito fino a Bologna per vederli ed è stato bello, anche se è un genere di musica che non riesco a godermi davvero in un contesto che superi le duecento persone) e li considero uno dei gruppi rock più importanti degli ultimi vent’anni.Vent’anni nei quali hanno inciso album stupendi mentre i Metallica erano impegnati a fare schifo. Proprio per questo trovo estremamente imbarazzante sentirli prodursi in sparate di cazzo del genere, che tradiscono quasi un complesso di inferiorità. E, se nell’Anno Domini 2014 hai un complesso di inferiorità nei confronti dei Metallica, è solo perché anche tu vorresti avere dieci villoni a Hollywood pieni di mignotte. Verrebbe da tirar fuori i peggiori stereotipi sugli hipster e replicare che evidentemente le groupie dei Mogwai hanno tutte le tette piccole, gli occhiali a fondo di bottiglia e il volto devastato dall’acne.

Questa storiaccia, quantomeno, ha messo in ombra l’altrettanto risibile campagna di boicottaggio dei soliti animalisti cerebroesenti, che avevano lanciato una petizione su facebook per chiedere l’esclusione dei Metallica dal festival perché quel cattivone di James Hetfield ha firmato un contratto con History Channel per un programma dedicato alla caccia all’orso, della quale è un grande appassionato.

E qua c’è solo una cosa che mi viene in mente:



Siam tre piccole porcellin, Kari, Anneke e Liv Kristine

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thesirens

God save Photoshop

Ogni problema scientifico, per poter essere posto, affrontato e risolto richiede che 1) Si trascelgano sulla base di ipotesi teoriche i dati del caso, 2) la concettualizzazione connessa con le ipotesi teoriche sia analiticamente definita, 3) che alle dimensioni della definizione si connettano coerenti indicatori empirici 4) che le procedure di passaggio dai concetti-termini teorici agli indicatori siano riproducibili, 5) che si definiscano rigorosamente le procedure e le regole di lettura dei concetti-indicatori alla luce dei e con riferimento ai concetti teorici, 6) che i concetti-indicatori siano trasformati in variabili.

Questo processo, che è alla base di qualsiasi ricerca sociale, è detto di “operazionalizzazione delle variabili” e, nel caso che andremo ad analizzare, è stato parzialmente trascurato, abbandonando completamente la visione globale dei risultati in favore di un approccio localistico che rischia di affossare rapidamente il progetto.

La notizia è che Kari Rueslåtten, Liv Kristine e Anneke van Giersbergen stanno per mettere in cantiere un mini-tour congiunto, dal suggestivo (?) nome “The Sirens”, che le vedrà interpretare brani del loro passato più o meno recente, una volta da sole, una volta in coppia, una volta nel più classico dei threesome. Le date annunciate sono già otto, sparse tra Germania, Olanda, Belgio, Francia ed Inghilterra tra ottobre e dicembre, ma pare che altre saranno ufficializzate nei prossimi mesi.
L’idea di base, alle spalle di questa iniziativa, era quella di inserirsi in una nicchia di fan appassionati di milf e con fantasie lesbo, perché dubito che qualcuno possa volontariamente acquistare un biglietto e recarsi in un qualsiasi posto del mondo per sentire questo.

Il primo problema a non essere stato preso in considerazione riguarda le tre protagoniste, sulle quali ho già avuto modo di argomentare la mia posizione in questo articolo di San Valentino e che continuano ad essere oggetto di feroci dibattiti interni in redazione. La mia teoria – basata su anni di rigorosissime ricerche scientifiche – è che, dal punto di vista estetico, la condizione femminile in Europa sia spaccata in due parti diseguali: una linea di demarcazione netta separa in maniera irreversibile i paesi dell’area occidentale con buona parte degli altri, abbassando nettamente la qualità complessiva del continente.

donneeuropa

Occorre comunque sottolineare come, se per spagnole, portoghesi e belgiolandesi una simile condizione non abbia distinzioni di età, per quanto riguarda francesi e norvegesi, l’età costituisce un fattore fondamentale: le prime si conservano bene col passare degli anni, le seconde, come testimoniato dalla stessa Kristine, vanno incontro ad un disfacimento fisico impressionante. Scegliere, quindi, due norvegesi ed una olandese per un progetto milf-metal non è il miglior biglietto da visita per il successo e già questo testimonia come, il passaggio dal punto 5 al punto 6 del processo di cui sopra, sia stato fatto letteralmente a cazzo di cane. Sbagliando il costrutto teorico di partenza, si finisce necessariamente col toppare le variabili da operazionalizzare. Nel caso in questione i dati meramente estetici, da rendere operativi, avrebbero dovuto contribuire alla costruzione di un Indice di Appetibilità Milfiana, da incrociare opportunamente con le statistiche di settore.

Golden Dawn pictures

Nazionalismi: greek handjob

Uno studio più approfondito delle statistiche di Pornhub avrebbe immediatamento messo in guardia i promotori del progetto “The Sirens” dal rischio flop. “Dutch” è il termine più ricercato nei motori di ricerca per adulti in Olanda, ma non ha praticamente nessuna corrispondenza al di fuori dei piccoli confini olandesi, mentre pare che a nessuno interessi cercare video di norvegesi, surclassate dalle svedesi, segno che la Svezia rimane, nell’immaginario collettivo maschile, la Terra Promessa dove ogni panzuto ingegnere può trasformarsi nell’Andrea Roncato del Gotland. Evidentemente non hanno mai visto Detenuto in attesa di giudizio. La stessa categoria milf, dopo una lunga rincorsa intergenerazionale che l’ha portata a ridosso delle “Teen“, nella classifica dei termini più ricercati, sta accusando una flessione e, soprattutto, attira molti più consensi oltreoceano che non in Europa, dove a farla da padrone è il nazionalismo esasperato. Insomma, prescindendo dall’aspetto musicale, esiste la concreta possibilità che le tre donzelle in questione abbiano completamente sbagliato target di riferimento, col rischio concreto che il tour finisca per diventare un po’come quei pessimi video mature pseudoamatoriali russi, dove il ragazzetto di turno si annoia con l’aria un po’schifata e l’unica a divertirsi è la protagonista femminile. (Matteo Ferri)


Basta con ‘sta storia della reunion dei Pantera, non se ne può più

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Phil-Anselmo

La telenovela su una possibile ‘reunion’ dal vivo dei Pantera con Zakk Wylde al posto di Dimebag Darrell non mi ha mai appassionato. Vinnie Paul, fratello del defunto, ha sempre detto, per fortuna, di essere contrario all’idea. Dal momento che una simile operazione non avrebbe alcun senso, se non il tentativo di alzare qualche cent sulla pelle di un morto, ci auguriamo non si concretizzi mai. Purtroppo, però, la questione torna periodicamente d’attualità, come alcuni giorni fa, dopo che due quarti della formazione originale, Phil Anselmo e Rex Brown (il quale, peraltro, aveva mollato i Down proprio per scazzi personali con il cantante) avevano eseguito I’m broken dal vivo con i Black Label Society. Qualora il messaggio non fosse abbastanza chiaro, Anselmo la settimana dopo si era scusato pubblicamente con i fan per aver scazzato il pezzo (troppi alcol e fumo quella sera, ha spiegato) ma aveva aggiunto di essere ancora in grado di cantare tutti i pezzi dei Pantera tranne quelli di Cowboys from hell, il che ci rende ancora meno entusiasti della prospettiva di veder resuscitare sul palco il nome del più importante gruppo heavy metal degli anni ’90.

Nei giorni successivi, il batterista si è quindi sentito in dovere di rimettere le cose in chiaro con ben tre dichiarazioni separate, dove ribadisce che non intende affatto fumare il calumet della pace con il suo ex cantante:

“Se ti fossi lasciato male con un ex moglie, probabilmente non avresti nemmeno voglia di parlarle di nuovo. Chi se ne frega se tutti i tuoi parenti e amici dicono di farle di nuovo ciao ciao. È una tua scelta farlo o meno. C’è un sacco di gente egoista che dicono che dovrei darmi un bacetto e sistemare le cose con Phil e tutto andrà bene. Che potremmo prendere Zakk Wylde e tutto sarà meraviglioso. No, non sarà tutto meraviglioso (Revolver, 28 maggio)”.

Niente Dimebag, niente Pantera. Non funzionerà. (L’Enorme Tv, 6 giugno)”.

L’eredità della band è meravigliosa e non voglio che venga mai rovinata da una sorta di versione taroccata del gruppo. Lasciamo la storia dov’è, tutti coloro che ne hanno fatto parte devono andare avanti. Un sacco di gente vive legata al passato (9xx Radio, 8 giugno)”.

Gli inviti lanciati da Rita Haney, ex fidanzata di Darrell, ai due perché facciano la pace dovrebbero quindi cadere nel vuoto anche stavolta. Nè deve aver contribuito a rasserenare l’atmosfera la recente autobiografia di Rex, Official Truth, 101 Proof: The Inside Story Of Pantera, che, stando a chi l’ha letta, dipinge un ritratto tutt’altro che idilliaco del batterista. Io auspico sinceramente di non dover più sentir parlare di ‘sta storia ma mi sembra una speranza piuttosto vana.


Radio Feccia #1

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old-time-reporter

Nei giorni scorsi sono uscite un po’ di notizie sfiziose, nessuna meritevole di un approfondimento tale da richiedere un articolo intero, nessuna che potesse essere liquidata con due righe su twitter (abbiamo anche un profilo twitter, sapevatelo!). Quale occasione migliore, quindi, per lanciare questa nuova rubrica, che mi frullava da qualche mese nell’unico neurone superstite? Stappate una lattina di birra del discount e sintonizzatevi sulla prima puntata di Radio Feccia, la rassegna di news per gente che non ha tempo di leggerle scritta da gente che non ha tempo di scriverle.

DAVE LOMBARDO ottiene un contratto a termine con gli AMEN grazie al decreto Poletti

Anche voi non sentivate nominare gli Amen dai tempi di Death before musick? Infatti era da allora che non combinavano una mazza. Ad ogni modo, Casey Chaos ha rimesso in piedi la baracca e si prepara a far uscire un nuovo disco (prodotto, attenzione, da Ross Robinson) a dieci anni dal predecessore. Della vecchia formazione, oltre al cantante, è sopravvissuto solo il bassista Jonathan Fahnestock. Che Lombardo non sarebbe rimasto disoccupato a lungo lo si sapeva. Io, però, mi aspettavo di rivederlo nei Testament che, dopo essersi ripresi Steve DiGiorgio, hanno annunciato che il prossimo album potrebbe essere un’operazione nostalgia tipo The Gathering Part II.

Gomblotti: nel ritorno di Zetro negli EXODUS c’è lo zampino di… Chuck Billy?!?

Le dichiarazioni dei diretti interessati hanno permesso di capire qualcosina in più sull‘inatteso ritorno negli Exodus di Steve ‘Zetro’ Souza. “Molte cose mi hanno spinto a questa decisione“, ha spiegato il cantante (che stava grattando alla porta da anni ma glissiamo), “ora gli Exodus hanno un management grandioso grazie a Chuck Billy, si sono davvero organizzati bene“. Insomma, sarà stato mica il Grande Capo a suggerire a Gary Holt di sotterrare l’ascia di guerra per fare contenti i vecchi fan che tenevano Rob Dukes sulle palle? Abbandonato come un preservativo usato, il povero panzone ha diffuso il solito comunicato aziendalista nel quale ammette di essere “molto deluso” ma ringrazia la band per questi nove anni eccetera eccetera. Si concentrerà ora solo sui suoi Generation Kill.

Gli ELECTRIC WIZARD buttano fuori (di nuovo) Mark Greening

Ad annunciare il licenziamento via facebook è lo stesso batterista, tra i membri fondatori del gruppo. Aveva mollato nel 2002, dopo Let us prey, per poi essere richiamato due anni or sono. Un lettore che li ha visti un mese fa al Temples ci ha raccontato di una prestazione scandalosa di Greening, che dovrebbe essere stato quindi allontanato per la scarsa affidabilità sul palco. Il nostro amico ha comunque fatto in tempo a registrare le tracce di batteria del nuovo disco che, afferma, “quantomeno sarà meglio dei tre precedenti” (sui quali non aveva suonato). Gli resterebbero i Ramesses, che però non si sa bene che fine abbiano fatto dopo che Tim Bagshaw (anch’egli ex Electric Wizard) ha mollato la baracca per concentrarsi sui  Serpentine Path. Intanto, ecco la prima replica ufficiale della band, dai toni non precisamente british:

quitlike a pussy

 

Per la serie “siamo tutti utili, nessuno è indispensabile” (non so a voi ma a me questa frase fa sempre venire voglia di gulag e Soviet Supremi), segnaliamo inoltre che i My Dying Bride si sono ripresi Calvin Robertshaw (chitarrista ai bei tempi di The angel and the dark river) dopo aver dato il benservito a Hamish Glencross per “divergenze inconciliabili”. Rimane però inevasa la domanda fondamentale: ma Aaron e la nuova bassista trombano? Intanto, nell’indifferenza generale, Paul Allender ha mollato i Cradle of Filth. Era l’unico membro originario rimasto oltre al nano bastardo. Boh, io ho smesso di seguirli con Midian.

I BLACK SABBATH potrebbero incidere un altro disco dopo 13

No, aspettate, l’ha detto Ozzy, domani se ne sarà già scordato.

I SEPULTURA invece non pubblicheranno più album in studio. Lo rivela… Max Cavalera.

E che cazzo ne sa lui? Dice che “gli è giunta voce“, dato che incidono entrambi su Roadrunner. Che gran signore, eh? Max, invece quand’è che smettono di fare dischi anche i Soulfly, che sarebbe pure ora?

Christopher Amott riforma gli ARMAGEDDON

I nerd del death svedese li ricorderanno. L’esordio Crossing the Rubicon (1997, ottima annata) mi era piaciuto abbastanza, anche se era un po’ troppo chitarristico per i miei gusti; i due successivi me li persi. Il ragazzo, a due anni dalla sua uscita dagli Arch Enemy (probabilmente il fratello Michael gli aveva comunicato con largo anticipo il reclutamento di Alissa White-Gluz), ha rimesso in piedi il vecchio progetto, accantonato nel 2002 per fare da attaccapanni alla cognata. I quattro che lo accompagnano sono tutti gente nuova. Alle quattro corde c’è pure una donna, tale Sara Claudius, che però va bene perché è bruttina e si riallaccia quindi a una nobile tradizione di bassiste antiestetiche che risale alla mitica Jo Bench dei Bolt Thrower. Che poi io Jo Bench me la bomberei lo stesso solo perché è la bassista dei Bolt Thrower. Anche voi, immagino. Un nuovo pezzo lo potete ascoltare a questo link. Degli Armageddon, dico. Magari potessimo ascoltare un nuovo pezzo dei Bolt Thrower, sigh.

Senza Marky, i CORONER sono liberi di incidere un nuovo disco

A oltre vent’anni da Grin, i geniali thrasher svizzeri, che si erano riformati qualche anno fa per quelle che avrebbero dovuto essere sporadiche apparizioni festivaliere, potrebbero incidere un album di inediti. Lo ha dichiarato il chitarrista Tommy Vetterli. E sarebbe stata proprio la volontà degli altri due membri di scrivere nuova musica a causare, lo scorso febbraio, l’allontanamento del batterista Marky Edelmann, che non era tanto dell’idea ed è stato quindi sostituito da tale Diego Rapacchietti. Per quanto Marky fosse il vero cervello dei Coroner, potrebbe pure uscirne qualcosa di buono, Dopo che i Voivod sono riusciti a fare un disco della madonna senza Piggy, tutto è possibile. Però, che diamine, trovate un soprannome fico anche a lui, “Diego Rapacchietti” non si può sentire.

Da qualche giorno i commenti nella casella antispam del blog sono tutte pubblicità di centri di recupero per alcolizzati

A decine. E non sapremmo davvero spiegarvi il motivo.

Il TOTEM PSYCH FEST rischia di essere uno dei festival più fichi di quest’estate

I nomi in scaletta sono già sufficienti per farlo venire durissimo a tutti gli appassionati di musica per scoppiati. Tra gli headliner figurano gli orgogli nazionali Ufomammut e Zu, quei pazzi pazzi giapponotti dei Church Of Misery, la leggenda del progressive tricolore Balletto di Bronzo e l’ex Hawkwind Nick Turner, che non si capisce bene come minchia faccia a essere ancora vivo. Di contorno, alcuni dei migliori esponenti della sempre più pullulante scena stoner/heavy psych/postqualcosa italiano, come Black Rainbows, Morkobot, In Zaire, Lento, Ojm e, per gli aficionados del Sinister Noise, The Wisdoom, i sottovalutatissimi Void Generator, Ape Skull e via andare. A fare la differenza è pero la location: il Castello di Rocca Sinibalda, nel reatino, costruito nel 1084, riaperto al pubblico proprio quest’anno, ultimato finalmente il restauro. Per i portafogli più gonfi, ci sarà pure uno stand della Malleus. Se l’idea vi sconfinfera, vi conviene sbrigarvi perché, data la sede, gli ingressi sono limitati a 300 (a-uh!). Maggiori informazioni qui. Noi ci saremo, e voi?

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Radio Feccia #2: cinematic editon

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Cinematic perché, a ‘sto giro, grazie al fiero e potente Cesare Carrozzi, vi ammanniamo anche qualche notiziola cinematografica in ossequio all’indimenticabile slogan coniato dal Turillone nazionale. E quindi STAY CINEMATIC. Ma prima vediamo cosa è successo di, ehm, rilevante mentre noi eravamo troppo in preda alla saudade da Hellfest per controllare Blabbermouth:

Gli AC/DC hanno completato il nuovo album: potrebbe chiamarsi Man Down

Il titolo provvisorio è un’idea di Brian Johnson, che intenderebbe così rendere omaggio a Malcolm Young, fuori per problemi di salute (un ictus, pare). A sostituirlo, in sala di registrazione come nel tour che verrà, il nipote Stevie Young, che aveva già preso il posto dello zio durante una tournée del 1988 che aveva registrato il forfait del chitarrista, impegnanto a disintossicarsi dall’alcol.

Idaho: ventitreenne arrestato per aver detto NICKELBACK in pubblico

A quanto pare gli sveglissimi poliziotti che hanno ammanettato lo sventurato Dylan Swinford, cittadino della ridente Cour d’Alene, impegnato in una discussione musicale ad alta voce con un suo amico, avevano capito che il ventitreenne avvesse pronunciato le parole “NICKEL SACK” e che quindi l’argomento della conversazione fosse la droga. La redazione di Metal Skunk auspica che l’arresto venga convalidato comunque.

Gli ANTHRAX registreranno le parti di batteria di un nuovo pezzo nel set della sala del trono di Game of Thrones

Prevista la partecipazione di Lars Ulrich nel ruolo di Tyrion Lannister.

Un orso entra in casa di DAVID COVERDALE e gli caca in soggiorno

Secondo il cantante, il plantigrado avrebbe irrotto nella sua abitazione di Lake Tahoe, aperto il frigo, mangiato tutto quello che c’era dentro e, infine, cacato un enorme stronzo sul pavimento. Charles, che cazzo ci facevi in Nevada quel giorno?

529VARG VIKERNES, riconosciuto colpevole di incitazione all’odio razziale, usa la “Difesa Chewbacca

Se tutte le persone che scrivono stronzate su internet dovessero venire incarcerate, buona parte dei miei contatti su facebook meriterebbe di beccarsi almeno l’ergastolo. Fatto sta che – leggiamo su The Local – la magistratura comunista transalpina ha condannato il povero piccolo Vargucciolo a sei mesi di carcere (con la condizionale) e 8mila euro di multa per incitamento all’odio razziale a causa di alcuni post sul suo blog poco teneri nei confronti di ebrei e musulmani (che non sono razze ma vabbé). Al momento della pronuncia della sentenza, non erano presenti né il nostro piromane preferito, né il suo avvocato. Come ricorderete, un anno fa Vikernes era stato arrestato insieme alla moglie con l’accusa di terrorismo, poi caduta. Già che c’erano, gli inquirenti lo avevano però incriminato per violazione delle leggi francesi sul razzismo. Poco convincente la strategia difensiva adottata dal Conte, il quale ha sostenuto che i post di cui sopra erano stati scritti da un impostore e che le dichiarazioni da lui rese durante il fermo dello scorso luglio erano state fraintese perché l’unico interprete che le guardie erano riusciti a reperire al momento era un danese, per giunta al soldo del complotto demo-pluto-pippo-giudaico del signoraggio chimico. Certo, Varg, che mi hai proprio deluso. Capisco che mo’ tieni famiglia ma sarebbe stato più nel personaggio presentarti in aula con una divisa della Wehrmacht, confessare tutto e fare il saluto romano al giudice. O no?

AL JOURGENSEN ha divorziato dopo aver completato la disintossicazione dell’alcol

Da ciò si deduce che aveva deciso di sposarsi da sbronzo e che tutta la sua successiva vita matrimoniale è stata caratterizzata da stati di coscienza alterata ininterrotti. Attendiamo con ansia la data di uscita dell’ennesimo “ultimo album di sempre” dei Ministry.

TONY IOMMI ringrazia i fan per il sostegno e dà loro appuntamento al “prossimo tour”

Fonte: un videomessaggio diffuso dalla persona migliore del mondo™. Intanto, Geezer Butler spiega che i Black Sabbath potrebbero tirare fuori un nuovo album scrivendo quattro o cinque pezzi nuovi di zecca da integrare con gli scarti di 13. Sono i Black Sabbath, quindi POSSONO per definizione.

Nessuno vuole bene al bassista

Greg Christian sta utilizzando facebook come uno studio psicanalitico, pubblicando con cadenza settimanale sul suo profilo gli strazianti retroscena del suo allontanamento dai Testament (in tour prendeva meno soldi degli altri membri). Chuck Billy, invece, si è limitato a spiegare che il bassista “non era più contento”. E grazie al cazzo. Intanto i Machine Head hanno patteggiato, per una cifra sconosciuta, la causa da 1,8 milioni di dollari intentata dall’ex bassista Adam Duce, anch’egli non entusiasta di essere stato messo alla porta.

Patrick Mameli annuncia lo scioglimento dei PESTILENCE

Gli album della reunion facevano così cacare che accolgo la notizia con un certo sollievo. Il frontman ha spiegato che intende concentrare tutte le sue energie sul suo nuovo progetto Necromorph. Siamo già in ansia. (Ciccio Russo).

HANK VON HELVETE disponibile per cresime e comunioni

Riprendendo il recente articolo dell’ottimo Carrozzi, vi segnaliamo che il nostro ex mito Hans Erik Husby o Hank von Helvete che dir si voglia, ha appena pubblicato un libro di ricette per barbecue. A questo link trovate la copertina e altri dettagli. Il tutto farebbe anche molto metal, potreste dire voi, se non fosse che grigliare, in Norvegia, è un fenomeno piccolo borghese a cui manca totalmente l’aspetto animalesco a noi tanto caro. Non possiamo non constatare, quindi, che la brutta piega che aveva preso l’esistenza dell’ex cantante dei Turbonegro non sembra aver cambiato direzione. Dulcis in fundo: sulla stessa pagina trovate un link per ingaggiare Hank per il vostro matrimonio/festa di compleanno/battesimo del cuginetto. Vi canterà il suo repertorio di pezzi di Johnny Cash in versione norvegese. Sigh (Giuliano D’Amico).

Pacific Rim 2 vedrà la luce (ed anche noi)

La bella notizia è che il seguito del nostro tanto amato Pacific Rim vedrà la luce nel 2017, la brutta notizia è che il 2017 è tra tre anni, ovvero trentasei lunghi mesi di attesa, salvo slittamenti o ritardi di produzione. Vabbè, sarà un lunghissimo rompimento di palle ma di aspettare per altri robottoni giganti che spaccano mostri dagli abissi vale la pena, no? Hai voglia se sì. Di seguito potete vedere l’annuncio dello stesso Guillermo Del Toro (notate alla fine la faccia che fa, dopo essere rimasto serio per quasi tutto l’annuncio. Impagabile):

Prima immagine di Superman dal set di Batman v. Superman: Dawn Of Justice

Nonostante il titolo più farlocco di sempre (già in originale, figuratevi come sarà quello in italiano…), l’attesa per il primo film con Batman e Superman presenti nella stessa stanza allo stesso momento rimane alle stelle, sicchè è di questo giorni la prima immagine ufficiale di Superman come non l’avete mai visto:

Cioè come sempre. E d’altra parte che v’aspettavate? Voglio dire, Superman è Superman, anche quando sta lì immobile a prendersi secchiate d’acqua come uno scemo (e poi dice che Batman la spunta sempre, vorrei vedere). L’uscita del film è prevista per il 2016.

Bryan Singer fa la sceneggiata

Forte del successo dell’ultimo film sugli X-Men (Giorni di un futuro passato), Bryan Singer ha pubblicato sul suo profilo instagram una foto dell’ultimo rimaneggiamento della sceneggiatura del seguito, ovvero X-Men: Apocalypse, che dovrebbe entrare in produzione nel 2015 per poi presumibilmente uscire l’anno successivo. Della partita faranno parte il cast del film precedente, qualche faccia nuova e soprattutto l’Apocalypse del titolo, cioè il mutante più temibile dell’universo Marvel (e chissà chi lo interpreterà).  Di seguito l’immagine che vi dicevo:

Dracula Untold

Siccome Dracula ed i vampiri non passano mai di moda qualcuno ha deciso di girare un film sugli antefatti che portarono il nobile Principe Vlad III di Valacchia a diventare uno dei mostri più conosciuti di tutti i tempi. Il risultato è il fim Dracula Untold, di cui potete vedere il trailer qui di seguito. Che dire, pare promettere bene, da noi uscirà in ottobre, giusto in tempo per l’accorciarsi delle ore di luce (Cesare Carrozzi).

 

 


HELLO MOTHERFUCKERS! Spuntano fuori due nuovi pezzi dei FAITH NO MORE

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london2014

Qualche tempo fa Mike Patton, attraverso un simpatico cinguettio, aveva lasciato intendere che i Faith No More fossero pronti, o comunque intenzionati, a dare vita a qualcosa di nuovo. “The reunion thing was fun, but now it’s time to get a little creative”. Addirittura un nuovo disco? Facciamo un rapido passo indietro. Il tour della reunion – a proposito, chi di voi era presente alla data Milanese del 14 giugno 2009? – è andato avanti fino ad oggi, alternando concerti in mezzo mondo, sempre strapieni di gente, a lunghe pause di decompressione. Probabilmente è stato durante une di queste pause e in risposta alle testimonianze di devozione totale da parte dei vecchi fan, che la band ha sviluppato l’idea di fare (forse) un nuovo disco. Sebbene le intenzioni iniziali, tutt’ora ben evidenziate sul loro sito (quel messaggio è fermo lì da quasi cinque anni) e più volte ribadite dallo stesso Patton, consistessero nel fare qualche data, senza sottostare a vincoli di nessun tipo, divertirsi, spaccare qualche culo, etc. etc., è successo che qualche giorno fa, nel corso di un mini-tour europeo iniziato a Hyde Park, dove i FNM di spalla ai Black Sabbath (più o meno il ‘concerto perfetto’) hanno reso il tutto ancora più memorabile aprendo con Zombie Eaters (dall’album The Real Thing, che a giugno ha compiuto 25 anni) e suonando Everything’s Ruined (entrambi pezzi raramente sentiti dal vivo), e finito in Polonia all’Open’er Festival, sono spuntati fuori due pezzi nuovi.

Il primo dovrebbe chiamarsi Superhero (o Leader of Men). Sentiamocelo anche se la registrazione video è amatoriale:

Carino, ve’? Il secondo è Motherfucker:

Infine, per chiudere il cerchio, hanno pure rifatto Matador, brano inedito risalente al 2011.

Che dire, alcuni fan sostengono sia forte l’influenza dei Peeping Tom (forse vagamente in Motherfucker, che è il brano più esposto alla sperimentazione), esperienza discografica pattoniana di questi anni che a me personalmente, come alcune delle altre recenti divagazioni artistiche, non ha lasciato gran che; secondo me si sente, almeno nel primo pezzo, il ritorno – graditissimo – a certe sonorità alla King for a Day. Ma rimane solo una sensazione (o una speranza). Del resto con la qualità audio ora a disposizione non si può essere sicuri di niente.

Altra simpatica chicca afferente al mondo FNM riguarda certe affermazioni di Chuck Mosley, il secondo cantante in ordine cronologico del gruppo (il grande rosicone coi dread, per capirci), il quale, chiacchierando amabilmente col co-autore del suo nuovo libro (eh sì, vabbè) Doug Esper, ha detto circa le speculazioni sul nuovo album che loro, i FNM, dovrebbero quantomeno farlo cantare in un paio di pezzi (commme no!) e che lui e Mike potrebbero completarsi a vicenda molto bene su una canzone (te piacerebbe). Mosley è un noto fallito, uno di quei personaggi mediocri che hanno avuto il culo una volta nella vita di incontrare la persona giusta. E la persona giusta per Mosley è stata Jim Martin. A proposito, la formazione di oggi è quella di Album of The Year, quindi con Jon Hudson, ma proviamo per un attimo ad immaginare come potrebbero essere i FNM versione 2.0 con due chitarre. Magari proprio con quella di Jim…

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Blacky lascia i VOIVOD

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Questo il comunicato diffuso dalla band sulla propria pagina facebook:

“Siamo spiacenti di annunciare che i Voivod non suoneranno più dal vivo con Blacky. Jean-Yves ha deciso di lasciare il gruppo per ragioni personali. Gli auguriamo tutto il meglio. I Voivod andranno avanti”.

Ad anticipare la notizia era stato il blog canadese Boulevard Brutal, secondo il quale il bassista e la band “non comunicherebbero da mesi“. Lo stesso Blacky, al secolo Jean-Yves Theriault, avrebbe successivamente confermato che non sarà presente al festival Jonquière En Musique, dove i Voivod dovrebbero esibirsi domani. Inarrestabile trascinatore dal vivo (mi resta il rimpianto di averli visti solo una volta con lui in formazione), il bassista, riaccolto nei ranghi nel 2008, era stato il vero motore della resurrezione creativa dei canadesi sancita dallo splendido Target Earth, frutto per buona parte della sua penna.

Il suo primo allontanamento risale al 1991 e fu dettato da tensioni personali con gli altri membri le cui ragioni non sono mai state rivelate nei dettagli. “Purtroppo non andiamo molto d’accordo con Blacky“, aveva raccontato il batterista Michel Langevin a Metal Update nel 2003, anno dell’uscita dello scialbo Voivod, che segnò il ritorno di Snake dietro il microfono e l’arrivo di Jason Newsted al basso, “è quello che non tornerà mai a bordo. So che farebbe piacere ai fan accaniti e tutto il resto ma, semplicemente, non accadrà“. “Le circostanze del suo allontanamento fuorno molto dolorose“, spiegò ancora Away, “ebbe molto a che fare con l’amicizia d’infanzia e la fiducia tradita. Temo proprio che non possiamo metterci una pietra sopra. Si toccò davvero il fondo del barile con le registrazioni di Angel Rat. Non eravamo sicuri dei risultati dell’album ma il nostro approccio era semplicemente ‘ok, andiamo avanti e la prossima volta andrà meglio’. Ma non fu così per Blacky e la maniera nella quale lasciò la band fu molto, molto brutta. È un momento oscuro della storia dei Voivod che, però, non discuteremo mai con la stampa. Fu semplicemente una separazione amara“.

L’unica cosa sicura è che non sarà facile da sostituire.

 


Radio Feccia #3

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Ho visto cose:

Allora, sono notizie come queste che non ci fanno desistere dalla quotidiana consultazione di Blabbermouth, attività molto spessa noiosa e inconcludente. Non in questo caso, però, grazie all’inconveniente occorso ad Anissa Rodriguez. Infatti abbiamo appreso con stupore e costernazione che alla bassista degli EYES SET TO KILL, gruppo nu-metal americano, si è abbuffato un occhio a causa di un blood clot che, se ho capito bene, dovrebbe essere tipo un trombo. Troppo facile l’ironia, direte voi. E invece noi, che siamo terra terra, ci dobbiamo azzuppare per bene in cose come questa. L’origine di un moniker così strano, cito wikipedia, deriva da una poesia composta da Alexia Rodriguez (sorella di quella con l’occhio abbuffato e chitarrista del gruppo) durante i tempi del liceo. La poesia parlava di un criminale i cui occhi erano impostati per uccidere e di quanto era determinato per raggiungere il suo obiettivo. Adesso potrà farci fuori tutti sparandoci addosso il suo sangue infetto. Ma la vera domanda che ci toglie il sonno ora è: come farà a guardare i bambini povri ne li uochi?

Niggas and posers leave the all

Quel simpatico ubriacone di Chris Holmes, ex chitarrista degli W.A.S.P., ci informa, in una recente intervista, che ha deciso di lasciare gli Stati Uniti perché, a sua detta, la ‘cultura rap’ e la musica per gangster di colore hanno reso l’ambiente invivibile per un musicista heavy metal. Si è trasferito quindi in Francia. In Francia? Qualcuno spieghi a quest’uomo (il quale, non va dimenticato, si bulla di aver provato tutte le droghe sul pianeta) che non troverà poi una situazione tanto diversa lì essendo, quel paese, fertile terreno di coltura di monnezze come questa.

“Me li stoppo al cazzo i Tool” (cit.)

I Tool stanno lavorando a del nuovo materiale. Pare abbiano incontrato dei problemi lungo il percorso. Oddio che palle. Qui la notizia, se proprio vi interessa. Personalmente…

Voce del verbo spammare #1

Che gli Alestorm siano una delle più grandi scoperte dell’umanità è fatto acclarato. I nostri pirati preferiti stanno lavorando a del nuovo materiale (eheh)… No, ancora meglio: il nuovo disco, che si chiama Sunset on the Golden Age, è già pronto e uscirà il primo agosto per la gioia di grandi e piccini. Guardiamoci il video del nuovo singolo Drink:

questo link la preview; a quest’altro, giusto per ribadire il concetto, la meravigliosa cover di In the navy dei Village People registrata l’anno scorso.

Voce del verbo spammare #2

Che i Sabaton siano tra i gruppi più fichi del mondo è anche questo un dato di fatto. Nessuna novità in particolare, a parte la doverosa segnalazione che a QUESTO indirizzo potrete giocare al Risiko dei Sabaton e ingrandire l’impero di Svezia fino ai confini del mondo occidentale. Mi raccomando, non mandate le vostre armatine al suicidio. (Charles)

Phil Rudd pubblica un album solista

Head Job, debutto in proprio del batterista degli Ac/Dc (che, lo ricordiamo, qualche anno fa era stato arrestato per possesso di marijuana: solidarietà) coadiuvato da tali Allan Badger e Geoffrey Martin, esce a fine agosto. Il primo singolo è pure carino:

Il nuovo disco degli Exodus, Blood In Blood out, è già in fase di missaggio:

Souza, tornato ufficialmente l’altro ieri, deve quindi aver inciso le sue parti in un paio di giorni. Se hanno ripreso tutti a farsi di anfetamine, potrebbe non essere una brutta cosa per la riuscita del disco. Tra questo e il nuovo Overkill (il singolo Armorist è una ficata), sto fomentatissimo. Nel frattempo, il bassista Jack Gibson spiega che Rob Dukes è stato cacciato per divergenze creative: “Lui è più punk rock, tipo New York hardcore, noi siamo gente thrash West Coast con i capelli lunghi e le toppe sui vestiti“.  Ok.

Anzi, sentiamocela proprio Armorist. Azzeccare un terzo discone di seguito, dopo gli spettacolari Ironbound e The Electric Age non sarà semplicissimo. Ma manco impossibile:

(Ciccio Russo)



CANCELLATO IL TOTEM PSYCH FEST

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Sono previsti temporali, con fulmini annessi, nell’area del castello di Rocca Sinibalda, dove si sarebbe dovuta svolgere la tre giorni più allucinogena dell’estate, quindi il Totem Psych Fest è stato cancellato. La notizia è una mazzata pesantissima per chi sognava tre giorni di musica e viaggi nello spazio nella cornice di un castello medievale ma il lutto lo elaboreremo dopo, ora le informazioni pratiche: 1) TRE HEADLINER STRANIERI SONO CONFERMATI E SUONERANNO ALL’AEROPORTO DI CENTOCELLE QUESTO WEEKEND: Nik Turner e i Blues Pills venerdì 25 luglio, i Church Of Misery sabato 26 luglio. Non sono ancora stati confermati i gruppi di supporto ma possiamo supporre che verranno pescati dalla ricca messe di band italiane strafiche presenti nella bill. Purtroppo niente Ufomammut e Zu, che si sappia. 2) TUTTI I BIGLIETTI VERRANNO OVVIAMENTE RIMBORSATI: per chi ha acquistato tramite Ticketgate e Paypal sara previsto il rimborso a partire dal 4 di Agosto, chi ha acquistato fisicamente il biglietto su Roma potrà essere rimborsato a mano proprio venerdì 25 e sabato 26 alle due serate a Centocelle, dove il biglietto sarà di 10 euro. Appena avremo maggiori informazioni sui gruppi e gli orari vi faremo sapere. Di seguito il comunicato integrale degli organizzatori. Mannaggia:

Per i giorni del Totem Psych Festival sono previste a Rocca Sinibalda ripetute precipitazioni temporalesche con elevata densità di scariche elettriche sulle parti alte dell’abitato, tra cui il Castello. Le autorità preposte alle autorizzazioni di sicurezza hanno perciò stabilito prescrizioni e limiti che rendono di fatto impossibile effettuare il bellissimo evento previsto nella cornice unica del Castello dei totem.
Non abbiamo alternative praticabili. Con enorme rammarico sia per la qualità dell’evento sia per il grande sforzo organizzativo di questi mesi, dobbiamo annullare il Totem Psych Fest.

La nostra delusione è grandissima, anche per la forte prevendita dei biglietti e per la certezza di un successo clamoroso di questa iniziativa.

Speriamo solo che la cancellazione non comporti disagi troppo gravi per chi aveva già programmato lo spostamento verso Rocca Sinibalda. Anche di questo vogliamo scusarci senza riserve.

Tutti i biglietti verranno ovviamente rimborsati: per chi ha acquistato tramite il circuito Ticketgate e Paypal sara previsto il rimborso a partire dal 4 di Agosto, chi ha acquistato fisicamente il biglietto a Roma potrà avere il rimborso a mano venerdi 25 e sabato 26 presso AirportOne all’aeroporto di cento celle.

siamo però riusciti a salvare 3 headliner dall’ evento

quindi il TOTEM PSYCH FEST presenta all’ Airport One, Aeroporto di CentoCelle, Roma
in collaborazione con Init Club

Venerdi 25 Luglio 
Blues Pills 
Nik Turner (ex Hawkwind)

e Sabato 26 Luglio 
Church of Misery + opening


Il Totem Psych Fest spostato a Roma, confermati gli headliner stranieri

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Sia pure con una bill ridotta e in una cornice meno suggestiva del castello di Rocca Sinibalda, il Totem Psych Fest si farà. Dopo la cancellazione annunciata lunedì scorso (che gli organizzatori affermano non essere dipesa da loro ma legata alla minaccia delle autorità locali di sospendere il festival in caso di maltempo, nonostante fossero stati predisposti dei piani per tale evenienza), la collaborazione con l’Init e l’AirportOne ha consentito di spostare le esibizioni degli headliner stranieri nell’ambito del festival Roma Vintage.

Questo weekend sarà quindi possibile spararsi comunque dal vivo Blues Pills, Nik Turner, Church of Misery e Radio Moscow a un prezzo decisamente più basso e in una location magari meno affascinante ma decisamente più accessibile: l’ex aeroporto di Centocelle (per i primi due giorni, i Radio Moscow suoneranno all’Init).

Chi aveva acquistato il biglietto a mano a Roma potrà ottenere il rimborso integrale direttamente al concerto dei Church of Misery di sabato 26. Chi aveva invece acquistato online, dovrà attendere il 4 agosto.

Di seguito i dettagli delle serate:

Venerdì 25 luglio

BLUES PILLS + NIK TURNER (Ex Hawkwind)

Presso Airport One, via Casilina 712

Ore 21:30, ingresso 15 euro

 

Sabato 26 luglio

CHURCH OF MISERY + THE WISDOOM + L’IRA DEL BACCANO

Presso Airport One, via Casilina 712

Ore 21:30, ingresso 12 euro

 

Domenica 27 luglio:

RADIO MOSCOW + ELECTRIC SUPERFUZZ + guest

Ore 21:30, ingresso 10 euro

 Presso Init Club, via della Stazione Tuscolana, 133

 

Per informazioni:

info@heavypsychsounds.com

info@totempsychfest.com

Per l’evento ufficiale su facebook cliccate qui:

 


“Se ascolti Burzum sei nazista”: gli Hungry Like Rakovitz vittime dei sillogismi del nuovo millennio

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gli Hungry Like Rakovitz mandano giustamente affanculo il collettivo femminista mangiapatate

gli Hungry Like Rakovitz mandano giustamente affanculo il collettivo mangiapatate

La vicenda risale a qualche giorno fa, ma, dato il periodo estivo, non abbiamo potuto darne notizia subitanea; però rimediamo subito: ricordate gli Hungry Like Rakovitz, di cui aveva parlato qui e qui il mai troppo compianto Nunzio Lamonaca? Gli è successa una cosa curiosa, sulla quale hanno rilasciato un comunicato che riporteremo qui in versione non integrale:

Durante il nostro ultimo tour dello scorso giugno ci è stato impedito di suonare a Berlino. Dopo mesi dalla conferma della data, il promoter ci ha contattato, dieci giorni prima della nostra partenza per il tour, per cancellare lo show, dicendo che il “collettivo” che gestisce queste date ci considera neonazisti per via della nostra cover di Burzum, “Stemmen Fra Taarnet”, compresa nello split 7” con gli O, stampato nel 2011. […]
Noi siamo una band apolitica, non promuoviamo nessun messaggio di tipo politico/religioso. Se dovessimo prendere in considerazione l’orientamento politico/religioso di ogni singolo artista molto probabilmente non ascolteremmo più musica.
Per farvi capire lo spessore etico/morale delle persone che ci hanno boicottato sappiate che oltre ad accusarci di essere neonazisti ci hanno dato dei sessisti per aver collaborato (per la coproduzione di HolymosH) con un etichetta francese di nome Show Me Your Tits, etichetta che non ha nessuna colpa se non quella di aver scelto questo moniker dal chiaro intento goliardico e non sessista.
I ragazzi del “collettivo” di Berlino hanno inoltre detto di ripudiare qualsiasi tipo di discriminazione ma, almeno nei nostri confronti, si son dimostrati discriminatori in tutto e per tutto, senza averci mai dato possibilità di spiegare la nostra posizione o di poter discutere di questa cosa.
[…]
Oltre al danno procuratoci cancellando uno degli show di punta del nostro tour per futili motivi, il “collettivo” ci ha invitato a dissociarci dal progetto musicale Burzum. In tutta risposta, visto che nemmeno conosciamo queste persone (con le quali non abbiamo mai avuto neanche il piacere di parlare), abbiamo deciso di dissociarci da loro.

Capito no? In pratica gli Hungry Like Rakovitz hanno avuto la sfortuna di incappare in una truppa di mentecatti col cervello scheggiato che, convinti di essere dei paladini in difesa della democrazia e della Verità ben custodita nelle proprie tasche, hanno di fatto censurato una band impedendole di suonare. Chiaramente gli HLR non sono nazisti né sessisti, ma questo penso sia ovvio per tutti tranne per chi abbia subito un lavaggio del cervello a forza di collettivi femministi i cui volantini hanno gli aggettivi che finiscono con l’asterisco. Tipo car* amic* e compagn*, oggi la presidenta del collettivo interverrà etc. Poi le idee politiche sono tutte meritevoli di rispetto, intendiamoci, ma i coglionazzi che abusano della libertà d’opinione non mancano mai e questa volta gli Hungry Like Rakovitz ci sono capitati incolpevolmente in bocca.

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Che poi questi hanno accusato di nazismo e sessismo una band che era stata incensata da Nunzio Lamonaca, che è un po’ come accusare di machismo e omofobia il gruppo preferito di Vladimir Luxuria. Questa gentaglia meriterebbe di essere mandata collettivamente in Cina a spalare rifiuti radioattivi in una risaia infestata dalle sanguisughe, amici cari. Comprendo che in Germania abbiano una particolare sensibilità sull’argomento ma ciò non giustifica queste manifestazioni isteriche, specie quando ad andarci di mezzo sono quattro persone a cui non solo è stato impedito di suonare ma che si sono ritrovate col marchio della bestia addosso manco fossero i nazisti dell’Illinois sorpresi a infibulare le proprie mogli. Ma io spero che fra cinquant’anni ci si ricorderà di questa gente come oggi ci si ricorda della Società della Terra Piatta e che gli Hungry Like Rakovitz saranno ancora vivi, scalcianti e pronti a suonare sulle macerie dei loro sordidi circoletti di ritrovo. Sempre viva il conte Burzum. (Roberto ‘Trainspotting’ Bargone)

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News Of The Year: un nuovo disco dei FAITH NO MORE nel 2015

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Ci stavano girando intorno in tutti i modi possibili e finalmente – FINALMENTE – è stata ufficializzata la notizia che svariati milioni esseri umani stavano attendendo con ansia: i Faith No More sono di nuovo all’opera. Il fratellino dell’ormai maggiorenne Album Of The Year verrà alla luce nell’aprile 2015 e qui fremiamo un po’ tutti dal desiderio di ascoltare i suoi primi vagiti.

Negli ultimi mesi la tensione era salita parecchio; prima delle vacanze estive vi avevamo aggiornato sui due pezzi nuovi, da lì in poi c’è stato il lancio di qualche messaggino misterioso e ammiccante dal profilo Twitter della band. I più accaniti collezionisti sappiano da subito che uno dei due nuovi brani di cui vi parlammo, Motherfucker, verrà dato alle stampe già il prossimo 28 novembre, in concomitanza dell’edizione Black Friday del Record Store Day, nel numero limitato di 5.000 copie, e avrà la forma di un remix elettronico a cura del sound designer J.G. Thirlwell (al secolo Foetus, che alcuni di voi ricorderanno per le sue collaborazioni con Nine Inch Nails e Voivod).

A ruolo di ambasciatore della lieta novella è stato eletto Bill Gould il quale, in un’intervista di ieri a Rolling Stone, ci dà qualche altra notizia più di dettaglio.

L’album, il cui titolo al momento non si conosce (o non è ancora stato definito), sarà prodotto dalla Reclamation Records (label indipendente della band) e distribuito dalla Ipecac (la ben nota etichetta di Mike Patton). Bill ha dichiarato che la band non si è mai sentita libera di fare quello che più gli pare come adesso anche perché il contratto, dice ancora, è scaduto solo pochi mesi fa (da quando ha chiuso la Slash è uscita una pletora di best of e raccolte con la Rhino, costola del mega gruppo Warner che, bisogna presumere, sarà venuta in possesso dei diritti). Nessuna news sulla formazione, dunque, per ora, è da escludere il ritorno di Martin o l’ingresso di qualcun altro, essendosi l’attuale combo ormai ben rodato nel corso del lungo tour di reunion di questi ultimi anni.

Mi sembra, a tal proposito, che i FNM si siano comportati egregiamente nei confronti dei fan fino ad oggi e che abbiano saputo dare corpo alle aspettative di tutti nei modi e nei tempi più appropriati possibile senza sbagliare di una virgola, segno di maturità, accortezza ed intelligenza; tutte cose da non dare mai per scontate e che, ovviamente, fanno molto ben sperare. (Charles)


Varg Vikernes e il massimo della pena

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Girano su Youtube, canale Thulean Perspective, alcuni video tutorial di Varguccio nostro che lo ritraggono nella sua stanzetta mentre si affanna, con mezzi di pessima qualità, ad istruirci sui suoi pezzi più famosi. Il Conte, che sta scontando i domiciliari (a quanto pare) a seguito di quella faccenduola delle accuse di antisemitismo che gli è costata già 8.000 euri, ha evidentemente tanto di quel tempo a disposizione da non sapere più cosa diavolo inventarsi per far passare la nottata. Il crudele Varg non può più manco esprimere mezza opinione che, oltre alle autorità francesi, gli si scatenano addosso anche quelle di eBay. Il famoso sito di acquisti online, infatti, pare stia bloccando la vendita del suo merchandising e sta diventando, come dicono i colleghi ammerigani, sempre più “Burzumless“… Ora, potete dire tutto quello che volete ma questo mi sembra un po’ esagerato e mi pare una reazione da regime fascistello del cazzo. Comunque, tornando ai video, da essi appare evidente che: 1) con la chitarra è proprio una pippa; 2) sta invecchiando malissimo; 3) si è completamente rincoglionito (al punto che ha iniziato addirittura ad usare le emoticon).

Ci premeva di rendervi edotti su tutto ciò anche se, ora che ci penso, non c’è poi molto altro da aggiungere e il pezzo potrebbe anche finire qui. Così, mentre decidete se ridere o piangere, vi allungo una lista di utili consigli per il caro Varg su come meglio utilizzare il suo tempo (e senza muoversi di casa per giunta).

Caro Varg, secondo me potresti:

  • fare un bel disco (tanto per cominciare);
  • costruire per te e tua moglie un bunker con tutto il necessaire per la guerra nucleare (tipo quello dei due sciroccati del film Tremors);
  • prendere lezioni di Yoga;
  • farti arrivare della buona droga a casa e darti all’ascolto ininterrotto dei Bong;
  • organizzare utili corsi per corrispondenza, tipo: Come bruciare una chiesa in tre semplici mosse;
  • prendere lezioni di chitarra classica;
  • allevare bufale e fare la mozzarella;
  • fondare un collettivo contro il collettivo che ha impedito agli Hungry Like Rakovitz di suonare a Berlino;
  • pubblicare foto della tua barba su Instagram;
  • acquistare quote della Bontempi Group;
  • diventare fruttariano e scrivere un libro, tipo: Come ho ritrovato il mio equilibrio interiore grazie ai centrifugati;
  • fare altri tre bambini;
  • fondare il club: Amici di Ted Nugent;
  • o quello: Amici di Maria Elena Boschi;
  • costruire una enorme vasca col ghiaccio e l’aria condizionata e darti all’allevamento di piccoli e dolci pinguini;
  • hackerare la banca dati del Mossad;
  • coltivare funghetti psilocybe;
  • diventare amico di penna di Vratyas Vakyas e farti spiegare come si fa a produrre un album di successo oggigiorno;
  • diventare un attivista del Fronte Nazionale;
  • spedire i tuoi articoli a Micromega (dove sicuramente verranno tenuti in grande considerazione);
  • spedire ogni giorno una copia del Corano a casa di Madgi Cristiano Allam;
  • spedire ogni giorno una lettera piena di bestemmie alla Madonna di Medjugorje a casa di Paolo Brosio;
  • spedire i tuoi filmini porno homemade a casa Boldrini, con allegato dildo (male che va può tornare utile per sturare i lavandini);
  • trovare un modo per risparmiare i soldi per pagarti le prossime cauzioni e, nel massimo relax, andarci giù pesante con le offese a ebrei e musulmani;
  • assoldare un killer professionista per uccidere tutti quelli che si fingono Burzum su internet o che aprono pagine fb a nome tuo;
  • oppure, assoldare un killer professionista per uccidere tutti i membri del collettivo hip-hop World’s Fair che hanno osato fare questo:

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E con ciò penso di aver esaurito i consigli per Varguccio nostro, quindi, a questo punto, non mi resta che lanciare la palla a voi. Aiutiamo quest’uomo e facciamogli sentire quanto gli siamo vicini :-) :-) :-) :-)

Ps. E’ abbastanza sull’allucinante spinto anche la sequenza di video sul MYFAROG (Mythic Fantasy Role-playing Game), il gioco di ruolo da lui partorito, in cui zompa tipo ‘olio cuore’, rimbalza, si arrampica come uno scimpanzé e fa a botte secondo le antiche regole di ingaggio della cavalleria rusticana norvegese:




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Radio Feccia #4: feet edition

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nel prossimo numero di Radio Feccia: intervista in esclusiva ai piedi di Cristina Scabbia

Infilare l’indice nelle dita dei piedi e poi annusarlo

A qualcuno piace fare una puzzetta e poi annusare l’aria circostante. Qualcun altro si scaccola il naso e poi si mangia quanto mietuto. Altri sono soliti infilarsi un dito nelle pieghe dei piedi per poi passarselo sotto al naso e gustarne la fragranza, come si fa con un bel tartufo bianco. Allo stesso modo infilerò questo doppio ciddì nello stereo. Sono in fremente attesa per l’uscita del disco tra Anneke e Lucassen e temo sarà una vera porcatona. Vi anticipammo la notizia qualche tempo fa, oggi sappiamo che il feto morto che i due daranno alla luce uscirà nei primi del 2015. I bellini hanno pure trovato un nome al ‘gruppo': The Gentle Storm. Ho pensato che è meglio essere fatalisti e tolleranti nei confronti di codeste associazioni a delinquere al punto che ora quasi ci spero nel fatto che possa venir fuori un troiaio di dimensioni epocali, come quando c’era Lulu. Resterei deluso dal contrario.

SYMPHONY X all’Opera

Posto che se la cosa non vi interessa siete delle persone brutte, cattive e malnatte, sia noto a tutti che i Symphony X, proprio in questi giorni, stanno entrando nel conclave dello studio di registrazione da cui verrà eletto all’unanimità il successore di Iconoclast. Ci fanno sapere di aver già pronti una decina di pezzi, che i testi ci sono e le idee pure, vanno solo assemblati nel modo più appropriato. Si sa anche che il nuovo disco, il cui nome non è ancora definito, sarà meno ricco di tecnicismi, tipici del precedente (che per questo motivo tanto mi ricordava l’insuperato Twilight in Olympus), e più una via di mezzo tra The Odissey e Paradise Lost. Istintivamente, all’idea storco un po’ il naso, ma vedremo.

So it is written, it shall be

Se neanche questa cosa vi interessa, oltre ad essere le personacce di cui sopra, dovete anche morire gonfi e soli in una pozza di piscio: i Manowar rientrano in studio per registrare un nuovo album! Di già? A quanto pare sì. A dare la notizia è la pagina fb della Starland Ballroom, dove si sarebbe dovuta tenere una data del tour americano di Kings Of Metal MMXIV, questo novembre, notizia poi confermata dagli stessi manowarriors che ci fanno sapere di dover correre a registrare ‘sto disco e quindi riprogrammare tutte le date statunitensi (oh, quando scappa, scappa). A noi dei fan americani nulla ci frega perché la ragion di stato viene prima di tutto. Ci auguriamo solo che le date europee di gennaio siano confermate, perché qui si sperava di farsi una trasfertina in terra di Cermania, tanto per onorare l’inizio del nuovo anno for metal once more, for the crown and the ring, nonché to live for the fight… THE LORD OF STEEL!

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Anche i CLUTCH ingranano la marcia

Se dovessi fare un’intervista ai Clutch, la prima cosa che chiederei loro (sicuramente lo avranno già spiegato a qualche cretino che gliel’avrà fatta) è: ma perché avete scelto questo nome? E perché non Piston, oppure Cylinder, Desmodromic o 16 Valves? Cazzate a parte, anche loro sono in procinto di rientrare negli studi di registrazione. Si parla dei primissimi mesi del 2015 (gennaio/febbraio) quindi c’è ancora un po’ da aspettare. La domanda vera da fargli è: cavalcherete l’onda di Earth Rocker o cercherete di fare qualcosa di diverso? Nel loro caso, personalmente credo sia più appropriata la locuzione repetita iuvant

Un minuto di assenzio

A proposito di persone malnatte, quei simpaticoni di Porz e soci sono pronti per dare alle stampe un degno (ci si augura) erede di Principia Discordia, album che è piaciuto a molti ma che non ha avuto la eco che meritava, secondo me. Come ben sappiamo, saper scherzare col metal in generale e il BM in particolare non è roba per tutti, ma dal punto di vista strettamente musicale quel disco surclassava produzioni molto più blasonate. Per ripartire proprio da quel Sentiero dei Nidi di Ragnarok e sicuri di fare cosa gradita, ci permettiamo di consigliare ai Malnàtt qualche titolo per i pezzi del nuovo ciddì: Steve Vai col Vento, Piccolo Mondo Anticristo, I Misteri della Jungle Rot, Se questo è un Om, L’isola di Arcturus, Sostiene Ribeiro, Quorthon Vadis, Il giovane Hoest.

Chi ha ucciso la madre di Bambi?

È quello che mi chiedo ogni volta che vedo le faccine tristi e leggo le dichiarazioni di Dave Lombardo (praticamente delle implicite richieste di sostegno psicologico) nelle sempre più frequenti, nonché inutili, interviste. Nel mare magnum delle cose dette che non meritano la nostra attenzione ce n’è una che fa più o meno così: i Fantômas ricominciano a fare date live. La prima sarà in Cile questo dicembre; aspettiamo quelle europee, grazie. Dave si augura anche che a Mike (al quale si sente legato da una grande amicizia, bleah) ritorni la voglia di riprendere il folle discorso con Trevor Dunn (Mr. Bungle) e Buzz Osborne (Melvins) interrottosi nel 2005 con l’allucinante quanto fico Suspended Animation. Ben sappiamo che Patton adesso ha altre gatte molto più importanti da pelare anche se: un nuovo disco dei Fantômas? Why not.

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La paura fa 90, anzi fa 1349

E pure questi sono in procinto di rilasciare un nuovo lavoro. Cattivissimi come sempre, affilati e incazzusi quanto basta. Dalle anticipazioni, che possiamo sentire qui, mi pare che non cedano di una virgola, come è giusto che sia, in termini di stile e ostilità. Massive Cauldron of Chaos (maronna mia!), sesto disco dei 1349, arriverà verso fine mese. E’ strano, li ho sempre rispettati moltissimo anche se non ho mai dedicato loro tutta l’attenzione che meritano.

Non dimenticar che t’ho voluto tanto bene…

Migliore band esordiente del 2012 (e per quanto mi riguarda la migliore da un pezzo), gli australiani Ne Obliviscaris anticipano un brano da Citadel, che troverete a novembre in tutti i migliori negozi di giocattoli di Satana. Intanto sentiamocelo, proviamo a capacitarci di quanto sono bravi e andiamo a rileggere la recensione di Portal of I. Ne riparleremo presto sicuramente.

Erezioni di statue di SATANA

Chiudiamo con la notizia forse più importante di tutte: statue di Satana spuntano dal nulla in tutto il mondo, con una diffusione e un’estensione tale che non si vedeva dai tempi della Grande Invasione dei nani da giardino del 1899, ma con la piccola differenza che quelle di Satana hanno un cazzo dritto così. Vi terremo aggiornati sui fatti. Seguono alcune testimonianze fotografiche. (Charles)

 

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Radio Feccia #5

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Gli Ac/Dc e il mistero del batterista scomparso

Nella nuova foto promozionale della band, oltre al povero Malcolm Young (sostituito, come potete vedere, da Klaus Kinski), manca anche Phil Rudd. Il gruppo non ha ancora fornito una spiegazione ufficiale dell’assenza del batterista dall’immagine, assenza che ha fatto scatenare i fan su internet. In mezzo a tante teorie del complotto più o meno fantasiose, c’è chi giura che Rudd non abbia potuto partecipare alla sessione fotografica per impegni personali non meglio specificati. Non è che la storia dell’arresto per detenzione di marijuana è andata avanti e il nostro amico sta ai domiciliari? Nel caso, chissà se Simon Wright è libero.

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Della carcassa non si butta niente

A metà novembre i Carcass pubblicheranno Surgical Remission / Surplus Steel, un ep contenente cinque brani risalenti alle sessioni di registrazione di Surgical Steel e usciti qua e là come bonus track (di inedito vero ce n’è uno solo ma non chiedetemi quale, della scaletta credo di aver ascoltato solo Zochrot, uscito sul flexi disc allegato a Decibel). Metal Skunk approva acriticamente l’operazione.

I Cannibal Corpse hanno avuto qualche problemino in Russia

Al gruppo death metal americano è stato impedito di suonare a Ufa, Mosca e San Pietroburgo per presunte “ragioni tecniche” legate ai documenti d’ingresso. Raccontano di aver rischiato pure l’arresto. Ovviamente nessuno crede che musicisti professionisti quarantacinquenni partano per un tour in Russia senza i visti in regola. A Nizhny Novgorod, invece, la polizia ha interrotto il concerto a metà per “perquisire il locale in cerca di droghe”, come hanno spiegato gli stessi Cannibal Corpse in un comunicato che potete leggere qui. Corpsegrinder e compagni non sono il primo gruppo metal ad andare in tour nella Federazione per poi vedersi staccare la corrente dai reparti speciali prima anche solo di affacciarsi sul palco. Se l’analogo episodio che ha coinvolto i polacchi Behemoth (ai quali toccò pure una breve permanenza in guardina) può essere interpretato come una scaramuccia dalle implicazioni politiche, questa volta c’entrerebbe tale Dmitry Tsorionov, leader di un movimento fondamentalista ortodosso che già a settembre aveva promesso di fare il possibile per impedire al gruppo, messo all’indice per i suoi testi, di esibirsi in Russia. A San Pietroburgo i fan hanno reagito inscenando una manifestazione contro i fanatici figli di puttana di cui sopra e, tanto per cambiare, si sono scontrati con la polizia, che ne ha arrestati diciotto. Ah, il caro vecchio ateismo di Stato sovietico.

In una delle foto diffuse dai Cannibal Corpse (relativa allo sgombero del club dove si stavano esibendo a Nizhny Novgorod), lo stesso supersbirro inquadrato sembra chiedersi perché diavolo abbiano scomodato le teste di cuoio per impedire a innocenti capelloni di scapocciare con Stripped, raped and strangled.

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Ho comprato il biglietto del Roadburn senza nemmeno sapere bene chi suonerà

Seguendo ciecamente gli insegnamenti dello stregone fumogeno Stefano Greco, ho dato per scontato che fosse una ficata a prescindere, anche perché il direttore artistico vip di quest’anno è Ivar Bjørnson degli Enslaved e come si fa a non fidarsi di Ivar. Subito dopo è venuto fuori che ci saranno gli Eyehategod con uno show doppio, il che, per quanto mi riguarda, è già sufficiente a giustificare la trasferta.

La Honda sponsorizza gli Eluveitie

Che gli svizzeri abbiano raggiunto una fama pressoché ingiustificabile ce ne eravamo già accorti all’Hellfest. Ma che la Honda firmasse un contratto con loro per sponsorizzarli non ce lo aspettavamo, anche perché l’immaginario bucolico del gruppo si prestava al massimo per una partnership con un’azienda produttrice di trattori. In che cosa consista la collaborazione non si è ancora ben capito. Nel frattempo ho scoperto che il loro nome si pronuncia Eluvezi. O qualcosa di simile.

Dopo il tizio dei World’s Fair, un altro rapper si fa fotografare con una maglietta di Burzum

Quantomeno, si starà consolando Varguccio, il signor Bones è di razza ariana:

bones-620x319Se proprio ci tenete, potete guardare il video incriminato cliccando qui. Io, ovviamente, non ci ho pensato nemmeno.

Vinnie Paul beve la salamoia dei sottaceti per farsi passare l’hangover

Così l’ex Pantera a una radio texana. “Deve esserci qualcosa nell’aceto che ti reidrata e ti rimette in pista“, ha spiegato il batterista, “ne bevo quasi una bottiglia al giorno e, amico, mi fa stare alla grande“. Una bottiglia al giorno? Allora ti sbronzi proprio tanto, Vinnie.

Il nuovo singolo dei Foo Fighters ricorda un po’ Holy Diver

Il saggio Manolo ha argomentato che Dave Grohl è un metallaro fracico (ricordate il disco uscito a nome Probot?) e che quindi non sarebbe uno scandalo. Toccherebbe giusto capire se la citazione sia volontaria o meno. Resta il fatto che, per quanto possa starmi simpatico Grohl, continuo a non capacitarmi dell’enorme successo arriso ai Foo Fighters. Sarà un mio limite.

 



Radio Feccia #6

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“Scusa, Ozzy, se tu hai il ghost singer, perché io non potrei avere il ghost drummer?”

BLACK SABBATH: Ozzy apre a un ritorno di Bill Ward

Anche a prenderla col beneficio del dubbio (magari il madman aveva inalato dell’etere per rilassarsi prima dell’intervista), è una notizia. In una conversazione con Esquire, il cantante ha espresso la speranza che il vecchio batterista, escluso dalla reunion perché ritenuto non più in grado di suonare dal vivo, riesca a rimettersi in carreggiata per quello che sarà l’ultimo album dei Black Sabbath. Già, perché che 13 fosse destinato ad avere un seguito si era capito da un pezzo. Quantomeno Ozzy è stato onesto e ha spiegato che l’idea è della casa discografica. Dopo il disco (che verrà probabilmente prodotto, come il precedente, da Rick Rubin), seguirà un tour, che dovrebbe essere davvero l’ultimo, almeno in teoria, dato che viviamo in tempi nei quali, come ci insegnano Judas Priest e At The Gates, i tour d’addio tendono a durare svariati anni.

Sarebbe grandioso se Bill riuscisse a tornare in sesto e risolvere i suoi problemi in tempo per il prossimo tour“, ha dichiarato Ozzy, “sarebbe una maniera splendida per noi quattro per portare a termine un’esperienza meravigliosa come essere i Black Sabbath. Tommy Clufetos ha fatto un gran lavoro, è un gran batterista ma non è Bill“.

Ward, intanto, ha fatto recentemente parlare di sé definendo Lars Ulrich un batterista “eccezionale” dal quale “tutti i giovani dovrebbero prendere ispirazione”. Al di là delle facili ironie, ho il sospetto che stesse cercando a tutti i costi di ottenere un titolo su Blabbermouth.

Non c’è più religione: i BRUJERIA firmano per Nuclear Blast

Sono lontanissimi i tempi nei quali era ancora possibile credere che il gruppo, invece che il cazzeggio di lusso di musicisti ampiamente affermati, fosse formato da pericolosi narcotrafficanti messicani coinvolti nella Santeria (c’era anche chi giurava che Fidel Castro fosse un loro fan e addirittura fosse stato fotografato con una loro maglietta). All’epoca di Raza Odiada si era già capito chi si celasse dietro a quei passamontagna e a quelle bandane calate sul volto ma i Brujeria restavano un corpo estraneo fastidioso e urticante all’interno della scena metal degli anni ’90. L’incantesimo era stato già spezzato nel 2000 da un disco brutto e noioso come Brujerizmo ma era sempre divertente andarli a vedere dal vivo e intonare le loro deliranti odi alla cocaina e ai sacrifici umani, dove “comunismo” fa rima con “satanismo”.

 Nel frattempo hanno mollato la baracca sia Dino Cazares che Bill Gould; della vecchia guardia sono rimasti solo Shane Embury (Hongo) e il commentatore di wrestling Pat Hoed (Fantasma), coadiuvati da Jeff Walker al basso e da un fratello Erlandsson a caso alla batteria. Di questi giorni la notizia del contratto discografico con Nuclear Blast, ovvero, la normalizzazione definitiva. Il nuovo album è quasi finito e uscirà l’anno prossimo. Non so se avrò voglia di ascoltarlo.

Nei peggiori negozi di giocattoli, il pupazzo con la testa che dondola di Dani Filth

Ovvero, il primo al mondo a grandezza naturale.
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Mi dicono dalla regia che non si prendono in giro le persone basse. Allora scherzeremo sulle persone grasse.

DANZIG sta lavorando a un disco di cover di Elvis Presley

Dato che il cantante ha ormai lo stesso giro vita che aveva raggiunto il Re poco prima di trasferirsi in un’isola dei Caraibi insieme a Jim Morrison e Jimi Hendrix morire, probabilmente si tratta dell’ultimo stadio di un preoccupante fenomeno di identificazione. Stefano Greco, ti prego, dimmi che non sono l’unico stronzo che non vede l’ora di sentirlo.

Il figlio blackster di Nicolas Cage inventa un nuovo genere

Il black sinfonico da wal-mart con il quale ci aveva deliziato ai tempi degli Eyes Of Noctum ha lasciato posto a una sbobba alla Nine Inch Nails dei poveri che avrebbe potuto riuscire vagamente di moda quindici anni fa e il ragazzo (che nel frattempo avrebbe messo la testa a posto e smesso di drogarsi e menarsi per strada con il personal trainer) ha definito fantasiosamente “ghost metal”. Prehistoric Technology, che uscirà semplicemente a nome Wes Cage, uscirà nel 2015. Se proprio non riuscite a resistere, a questo link potete ascoltare il singolo. In mezzo, tanto per non farsi mancare nulla, c’è pure il batterista dei mitologici Rings Of Saturn.

I DECAPITATED hanno di nuovo fatto il botto con il tour bus

Questa volta, grazie a Satana, non ci è rimasto nessuno. Che sfiga, però. Per una bizzarra coincidenza, lo stesso giorno ha preso fuoco il bus dei Deathstars mentre il gruppo si trovava in tour in Austria. Anche in questo caso, per fortuna, nessuno si è fatto male.

Il nuovo singolo dei SOUNDGARDEN è una mosceria

La strategia sembra la stessa adottata con King Animal: far precedere il disco da un brano così lagnoso e spompato da far apparire accettabile l’album che verrà. Per produrre questa Storm hanno addirittura richiamato Jack Endino. Aiutatemi a dire “me cojoni”. Quantomeno, Chris Cornell (o quel che ne resta) non prova a fare troppo lo splendido:

I più nostalgici potranno consolarsi con il recente video che vede Cornell unirsi a Eddie Vedder durante un concerto di beneficenza per cantare la splendida Hunger strike. Una sorta di estemporanea micro reunion dei Temple of the Dog.

Se avete lo stomaco veramente robusto, è uscito pure un singolo degli Smashing PumpkinsBilly Corgan mi sta talmente sul cazzo che a volte mi sento in colpa.

E, dato che ci si trova dalle parti di Seattle, vi congediamo con il bel nuovo video degli Alice In Chains, il primo in assoluto, che io sappia, a uscire come download gratuito su BitTorrent. La canzone è tratta da quel The Devil Put Dinosaurs Here che, pure a distanza di tempo, continua a garbarci moltissimo. Arimortis:


Radio Feccia #7

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“Che noia, ‘sto periodo sto suonando solo in 114 gruppi contemporaneamente”

I DARK ANGEL al lavoro su nuovo materiale

Come ricorderete, lo scorso anno si era ricominciato a parlare degli storici thrasher californiani a causa delle sparate di cazzo del vecchio cantante Don Doty che, pur fuori dal giro dall’86, aveva millantato una reunion con lui alla voce e una formazione non ben identificata, per poi essere smentito dagli altri ex membri. Poi la reunion ci fu davvero e i Dark Angel, con l’organico di Time does not heal (e quindi con Ron Rinehart alla voce), parteciparono ad alcuni festival estivi. Noi avemmo la fortuna di vederli all’Hellfest, dove piallarono tutto. Da cosa nasce cosa e Gene Hoglan, in un’intervista con Broken Neck Radio, ha da poco annunciato che lui e il chitarrista Jim Durkin stanno scrivendo nuovo materiale. “Abbiamo un sacco di roba nuova fantastica, ultra aggressiva e ultra Dark Angel“, ha spiegato il batterista, “ci vorrà un sacco di lavoro. Vogliamo scrivere nuovi pezzi, vogliamo far uscire un disco, vogliamo andare in tour e vedere che succede“. Misurarsi e chiudere i conti con il proprio passato: questo sembra l’imperativo della mezza età per molti musicisti più o meno affermati. Ad ogni modo, anche io voglio vedere che succede.

Addio a Wayne Static, cantante degli STATIC X

Il frontman del gruppo nu metal, piuttosto in voga nei primi anni zero, è morto nel sonno a 48 anni. Il decesso non sarebbe legato ai (passati?) problemi di droga del musicista, che si sarebbe disintossicato nel 2009. R.I.P.

Arriva la macchina targata SLAYER:

Araya e King continuano imperterriti a far imprimere su qualsiasi cazzata, dai preservativi ai maglioni natalizi, un marchio che per gente come me ha lo stesso significato che la croce ha per i cristiani. Vabbè. Tra poco, grazie alla collaborazione con la Scion (la controllata della Toyota entrata nel business musicale grazie a un’etichetta omonima sul cui sito sono scaricabili tantissimi ep mica male, dai Saint Vitus ai Corrosion Of Conformity), i fan più abbienti potranno vivere l’ebbrezza di restare imbottigliati sul Grande Raccordo Anulare al volante di ‘sto coso:

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Di macchine ci capisco quanto di astrofisica, quindi non ho nulla di intelligente da aggiungere. Metal Sucks ha anticipato altre foto, se proprio siete interessati. Negli interni spiccano il freno a mano a forma di spada e il cambio a forma di teschio. Aiutatemi a dire ergonomico:

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Ritorno in studio per UNLEASHED, NAPALM DEATH e NECROMASS

Mi aspetto parecchio dagli svedesoni. Erano diventati i Motörhead del death, con dischi piacevoli ma fatti con lo stampino, e poi avevano fatto saltare il banco nel 2012 con quell’Odalheim, pregno di influenze black metal, che, a mio umile parere, è tra i loro lavori migliori di sempre. A Shane e compagni vogliamo sempre tanto bene ma Utilitarian girava troppo spesso a vuoto perché si possa avere aspettative elevate per Apex Predator – Easy Meat, nei negozi superstiti a gennaio. Sono invece molto curioso di scoprire se i fiorentini, tornati l’anno scorso con un nuovo full a 17 anni di distanza dall’indimenticato Abyss Calls Life, sapranno ripetere l’inatteso colpaccio segnato con il validissimo Calix. Utero. Babalon.

I CHURCH OF MISERY fanno seppuku

Attraverso la pagina facebook della band giapponese (da sempre un nostro gruppo feticcio), apprendiamo che tre quarti della formazione hanno piantato in asso il bassista Tatsu Mikami, da sempre l’unico membro fisso di una line-up a porte girevoli. Paventare già uno scioglimento sarebbe quindi esagerato, però che cazzo.

Mai più senza: l’orologio da polso dei GHOST:

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A quanto emerge dal sito internet della Vannen, l’azienda che lo produce, l’imperdibile gadget è già esaurito. Meno male che c’era la crisi economica.

Stream, baby, stream: BLACK CAPRICORN e THE SKULL

Gli amanti del doom avranno di che sollazzarsi ascoltando a questo link Cult of black friars, terzo album del sorprendente gruppo sardo, e a quest’altro For those which are asleep, debutto di una delle due band nate dalla mitosi dei Trouble. I chitarristi Bruce Franklin e Rick Wartell, che hanno mantenuto i diritti sul nome, avevano pubblicato lo scorso anno il notevole The distortion field. Nei The Skull troviamo invece il cantante Eric Wagner accompagnato dalla sezione ritmica originale dello sfortunato act di Chicago. Di entrambi gli album parleremo più nei dettagli in una prossima puntata di Music to light your joints to.

Menza e Lomenzo stanno sempre più manzi e fanno un gruppo con Chris Poland

E come si chiameranno? Ex Megadeth All Stars? A’ sto punto tirate dentro anche Jimmy DeGrasso, così suonate con due batterie come i Kurnalcool. Se si presenta pure Chuck Behler, mettetelo dietro al microfono che il cantante ancora vi manca. Immaginiamo già le fantastiche serate in sala prove spese a parlare male di Dave Mustaine. Ricordiamo che il batterista e il bassista avevano avuto l’idea surreale di inaugurare la loro collaborazione con una cover dei Metallica.

(EDIT: nella prima versione del pezzo invece di DeGrasso c’era Gar Samuelson, che non sapevo fosse passato a miglior vita; ringrazio i due lettori che hanno scovato la gaffe e mi scuso con tutti gli altri)

Ci salutiamo col nuovo video degli Aborted. Il pezzo è tratto da The Necrotic Manifesto, che ci piacque ma non quanto il precedente Global Flatline, uno dei migliori album death metal usciti negli ultimi due o tre anni. Chi non sa cosa sono i Cenobiti esca subito dall’aula:

I macellai belgi stanno per partire per un tour europeo insieme a Origin ed Exhumed (capito?) che farà un’unica tappa italiana al Traffic di Roma il 6 dicembre. Noi, ovviamente, ci saremo. Scende pure Luca Bonetta per l’occasione. Ci si vede lì.

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I lead a life of crime: Phil Rudd degli AC/DC accusato di aver assoldato un sicario

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For a fee I’m happy to be your back door man. Così si presentava l’assassino prezzolato protagonista del testo di Dirty deeds done dirt cheap, suggerendo al suo interlocutore una maniera spiccia per liberarsi di una compagna rompicoglioni. Chissà, invece, chi erano le due vittime designate che, secondo gli inquirenti neozelandesi, il batterista degli Ac/Dc, Phil Rudd (che aveva già avuto guai con la giustizia per detenzione di marijuana e metanfetamina) intendeva strappare a questa valle di lacrime assoldando un sicario per la bisogna.

L’edificante vicenda è stata resa nota dalla testata online locale Stuff , che ha pubblicato pure un video che immortala il musicista, con l’aria sconvolta e trasandata di chi – come da copione – è stato appena buttato giù dal letto, mentre viene condotto dalla polizia in tribunale. Rudd è stato arrestato all’alba di stamattina e la sua abitazione è stata perquisita in seguito alla soffiata di un infame soggetto non ben indentificato. Il batterista si è avvalso della facoltà di non rispondere ed è stato rilasciato su cauzione. Riapparirà davanti ai giudici tra tre settimane. Se riconosciuto colpevole, rischia fino a dieci anni di carcere.

Non è ancora noto (ma, a questo punto, è presumibile) se l’assenza di Rudd dalle recenti foto promozionali del gruppo sia legata a queste simpatiche disavventure. All’epoca Brian Johnson aveva parlato di una “emergenza familiare” e, per le riprese dei video dei nuovi singoli, il mese scorso, era stato chiamato dietro le pelli l’ex Shogun Bob Richards.

Non è ancora giunta alcuna reazione ufficiale dalla band, che è in procinto di far uscire il nuovo album Rock or bust per poi partire in tour. Se non abbiamo potuto far altro che rassegnarci al ritiro del povero Malcolm Young, che soffre di demenza in conseguenza dell’ictus che lo colpì mesi fa, auspichiamo che Phil Rudd, se le accuse verranno confermate, avesse degli ottimi motivi per volere ‘sti due tizi morti, dato che, nel caso, ci toccherà vedere gli Ac/Dc dal vivo pure senza di lui.


AC/DC: Phil Rudd nei guai per un giro di squillo, la band andrà in tour comunque

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La band ha reagito all’arresto di Phil Rudd con un no comment ma ha confermato che andrà in tour a prescindere dalla sorte del batterista. I livelli di rock’n’roll della vicenda, nel frattempo, sono saliti esponenzialmente. Fairfax Media è riuscita a intervistare il supertestimone, ovvero il tizio che il membro degli Ac/Dc, secondo gli inquirenti, voleva assumere come sicario per uccidere due persone. Rudd, come vi abbiamo raccontato stamane, è stato svegliato dalla polizia all’alba nella sua casa di Tauranga, in Nuova Zelanda, e rilasciato su cauzione con l’accusa suddetta, che si aggiunge a precedenti capi di imputazione per possesso di marijuana e metanfetamina. Il tizio, che Rudd intendeva assumere come guardia del corpo dopo aver ricevuto delle minacce, ha negato che gli sia stato chiesto di far fuori qualcuno e ha raccontato che tali minacce arrivavano dai protettori delle donnine con le quali il musicista si intratteneva. Lui tentava di non pagarle, loro chiamavano i pappa incazzate e i pappa cercavano di entrargli in casa che, lo ammetterete, è una cosa stressante, quindi è pure giusto che ti dedichi alle sostanze. La situazione, secondo la stampa neozelandese, era degenerata a un punto tale che Rudd aveva messo guardie armate fuori dalla sua villa.

Nelle parole del testimone, Phil, con il quale andava insieme “a pescare e a girare in elicottero,” ultimamente era diventato “irritabile“. “È un brav’uomo che sta bruciando le persone che ci tengono a lui“, racconta, nonché un filantropo che “ha aiutato numerose attività locali di tasca sua” e infine “lo Hugh Hefner di Tauranga” per il suo stile di vita da, beh, rockstar. Che a vent’anni son tutti buoni con la droga e le puttane, provateci a sessanta.

Comunque andrà a finire, una cosa è sicura: questo quadretto da romanzo hard boiled (il protagonista autodistruttivo, gli stupefacenti, le peripatetiche, le pistole, i guai con le guardie), se sei il batterista degli Ac/Dc, ci sta tutto.


AC/DC: Phil Rudd prosciolto dall’accusa di tentato omicidio per procura

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Dopo l’arresto di ieri, i magistrati neozelandesi hanno prosciolto Phil Rudd dall’accusa di tentato omicidio per insufficienza di prove. Che sarebbe finita così era presumibile, dato che il presunto sicario non era stato incriminato e aveva raccontato, durante il suo interrogatorio, di non sapere nulla degli altrettanto presunti piani omicidi del suo amico. Le Guns for hire, insomma, stavano tutte nella testa degli inquirenti. Il batterista probabilmente si era fatto scappare qualche parola di troppo davanti alle orecchie sbagliate o la soffiata era partita da uno di quei papponi che ce l’hanno con lui per la sua cattiva abitudine di non pagare le donnine. Dovrà comunque rispondere di detenzione di stupefacenti e, probabilmente, di minacce di morte.

Secondo Paul Mabey, legale del musicista, “le accuse non avrebbero mai dovuto essere sollevate“.  L’avvocato ha dichiarato che il suo cliente “ha sofferto una pubblicità non necessaria ed estremamente deleteria come conseguenza dell’ampia e sensazionalistica copertura mediatica di un’imputazione molto seria che non è mai stata giustificata da alcun elemento“. E in effetti la decisione della Corte di consentire alla stampa di riprendere Rudd mentre veniva condotto alla sbarra dalle forze dell’ordine un po’ discutibile lo è stata. “I danni nei confronti del signor Rudd sono incalcolabili“, ha concluso il legale, “sorgono dubbi sulla correttezza di chi si è reso responsabile di arrestarlo e di accusarlo di tentato omicidio per procura“.

Insomma, tutto è bene quel che finisce bene. La prossima volta, però, sii meno tirchio con le ragazze, Phil, non è buona educazione.

E, soprattutto, speriamo che mo’ ce la faccia a partire in tour.

 


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